La XXVI edizione del premio Le Velò ancora una volta nel segno di grandi storie
Anche quest’anno la scelta, oltre che sui risultati, è andata a premiare i percorsi dei sei vincitori. Mugelli, Achenza, Velasco, Baldanzi, Marziali e Meda nell’albo d’oro. A “VIP Firenze” il contributo di solidarietà.
Le emozioni delle storie raccontate dai partecipanti, hanno ancora una volta fatto la differenza nella ventiseiesima edizione del Premio Internazionale “Le Velo – L’Europa per lo sport”. Grandi risultati, o grandi promesse, gli atleti premiati ma soprattutto dei percorsi per arrivare ai loro traguardi, in attesa di crearsene dei nuovi, fatti di volontà, sacrificio: esempi anche per le nuove generazioni e per lo sport che verrà. Nel consueto splendido scenario della Fattoria il Palagio di Scarperia, con tanti ospiti, guidati da un nutrito gruppo di Amministratori locali, che hanno interagito nel corso della premiazione sottolineando il ruolo formativo dello sport e gli sforzi per mantenere le possibilità di fare sport in ogni realtà, anche le più geograficamente disagiate, dopo il saluto di Riccardo Nencini, ideatore con Leonardo Manzani e Alfredo Martini di questo premio, che ha sottolineato come “Le Velo” si sia evoluto nel corso degli anni, ma sempre tenendo come punti fermi l’umanità, l’impegno, le grandi prospettive dei premiati, sono stati i prescelti di questa edizione ad appassionare il pubblico, le autorità, invitati e appassionati. Tant’è vero che l’ora e mezzo di premiazione è corsa via quasi senza accorgersene e tanti sono rimasti dopo la fine a parlare ed a scambiare sensazioni con i protagonisti.
Si è iniziato con il momento di beneficienza, occasione per ricordare “Paola Leoni”: il contributo ed il riconoscimento è andato all’impegno di “Viviamo in Positivo Firenze ODV”, da anni impegnati nelle corsie degli ospedali, così come nelle scuole, con un gruppo di volontari, che passano attraverso una importante e costante formazione, che con i loro clown, nelle divise con camice e naso rosso con cui hanno partecipato alla premiazione, portano un sorriso, una speranza, un momento di umanità a tutti coloro che per motivi sanitari ma anche legati all’attuale contingenza, necessitano di un’attenzione e, perche no, di una risata che li aiuti ad affrontare e magari superare le proprie difficoltà. Un racconto vissuto e partecipato quello dei quattro rappresentanti dell’associazione, che ha gruppi equivalenti un po’ in tutta Italia, che ha commosso i presenti.
Si è dunque passati agli sportivi premiati. Massimiliano Mugelli, simbolo dell’automobilismo mugellano, ha raccontato come la sua passione sia diventata lavoro, come il passare degli anni, anche “lottando” contro avversari che potrebbero, anagraficamente, essere i suoi figli, niente ha tolto alla sua passione, alla voglia di far bene, di trovarsi nuovi stimoli, anche per la prossima stagione, che segnerà appunto i suoi 30 anni di gare. Raccontando quanto la contemporanea attività di formazione legata alla sicurezza stradale, sia un imprescindibile tassello, un dovere per chi combatte “al sicuro” di una pista. Giovanni Achenza, ha raccontato il suo percorso, la voglia di usare lo sport come strumento di normalità e di confronto, di come la delusione per la non convocazione alle paralimpiadi nell’handbike, lo abbia portato al paratriathlon, passaggio foriero di ulteriori sfide, di ulteriori successi e che ormai, da nonno, lo spingeranno alla caccia della terza medaglia paralimpica, segno che l’impegno e la costanza pagano sempre. Simone Velasco, originario di Bologna, ma orai elbano acquisito, dopo essersi aggiudicato la prova in linea Elite del campionato italiano a Comano Terme, che gli consentirà di indossare per tutta la prossima annata la maglia tricolore, ci ha raccontato il suo percorso, di prove, di salite sull’Elba in mountain bike, fino al passaggio prima al ciclismo su strada ed infine al professionismo. Una carriera fatta di acuti, e tanto lavoro a servizio delle proprie squadre, che lo ha portato fino al titolo italiano e che, forte di una squadra come l’Astana, gli fa auspicare una stagione di soddisfazioni con “la maglia tricolore che gli leva qualche chilo e lo fa andare più forte”. Tommaso Baldanzi, ventenne ma già uno dei migliori prospetti del calcio italiano, enfant du pays a Empoli, prosegue nel percorso che lo scorso anno lo ha portato a conquistarsi un ruolo fisso in prima squadra, la finale dei Mondiali Under 20, grande esperienza e stimolo a riprovarci, perche no, con la Nazionale maggiore, con la serenità di traguardi conquistati con il lavoro, stando poco attenti alle distrazioni delle voci di mercato, e con la voglia di conquistarsi passo dopo passo un ruolo da protagonista in quel gioco che è da subito diventato il suo percorso di vita. Silvia Marziali, prima donna arbitro in Serie A1 maschile di basket e prima donna italiana a diventare arbitro Fiba ci ha spiegato il suo passaggio da giocatrice ad arbitra, parallelo a quello di raggiungere il suo sogno di diventare medico, raggiunto passo dopo passo, fino a diventare Ufficiale Medico dell’Aeronautica Militare, nel cui ambito si è particolarmente distinta nella lotta contro la pandemia, che ha raccontato una vita sportiva fatta di tanta preparazione, di studio, di poche ore di sonno per conciliarla con l’impegno medico, senza però togliere la prospettiva di ulteriori salti in avanti. Infine, malgrado la sua assenza fisica, dovuta ad un inderogabile impegno lavorativo sopraggiunto alla vigilia del premio, l’ultimo premio, dedicato alla memoria di “Riccardo Benvenuti”, è stato assegnato a Guido Meda vice direttore e direttore della redazione Motori di Sky, voce ufficiale della MotoGP, che il video proiettato ha mostrato con quanta passione creando veri e propri tormentoni e contribuendo al diffondersi della passione provi ad appassionare a questa disciplina. Francesco Benvenuti, con un ricordo del padre volto al futuro ed al suo legame con il territorio portato avanti nella sua carriera, e Massimiliano Martini, per l’USSI Toscana, hanno sottolineato quanto la passione sia necessaria anche per far vivere le emozioni dello sport.
L’evento, come dimostra la presenza ed il sostegno degli amministratori del territorio, si conferma il premio per eccellenza in Mugello per lo sport, nonché lo stretto legame tra attività sportiva e la vallata, che negli anni ha prodotto tanti campioni nelle varie discipline. Un appuntamento realizzato grazie all’impegno dello staff della Periscopio Comunicazione, alla collaborazione di alcuni amici del premio nell’arrivo alla lista dei premiati, dell’USSI Toscana, ed a quella tecnica di Spin8. Mugellani, e molto apprezzati sono stati anche i premi con le targhe di legno decorate di Luca Mommarelli e Claudia De Fausti di Incorniciarti, realizzate con sei legni tipici del territorio, ognuno con le sue unicità, cosi come i premiati di quest’anno, che ricordano le tradizioni di alto artigianato mugellano, ed un cesto di prodotti provenienti dal nostro territorio a cura di Poggio del Farro, occasione oltre che di promuovere una eccellenza mugellana di sottolineare il rapporto tra sport e mangiare sano.
A rendere possibile lo svolgimento del Premio, oltre al lavoro della commissione ed all’ospitalità della Fattoria il Palagio, che ogni anno apre con generosità le sue porte, l’impegno di sponsor come Banco Fiorentino, Conad Nord-Ovest, Co.Fi.Gi., Generali Italia Agenzia Generale di Firenze Piazza Stazione, Rosss Spa.