A Rio la Toscana chiude con 10 medaglie. Ecco il riepilogo gara per gara

Ago 21, 2016 by

Rio de Janeiro, 21 agosto 2016 – I Giochi olimpici di Rio de Janeiro si sono conclusi con l’Italia al 9° posto nel medagliere e con 28 medaglie conquistate: 8 d’oro, 12 d’argento e 8 di bronzo. Risultato, questo, che eguaglia il numero complessivo delle medaglie vinte quattro anni fa a Londra (8 ori, 9 argenti e 11 bronzi) e che supera ampiamente le previsioni ottimistiche della vigilia.

La Toscana ha recitato un ruolo di assoluta protagonista conquistando con i suoi atleti 10 medaglie (7 individuali e 3 a squadre): 3 d’oro, 4 d’argento e 3 di bronzo, migliorando il risultato di Londra 2012 quando ne centrò 7 (2 d’oro, 3 d’argento e 2 di bronzo). Dei medagliati di 4 anni fa sono saliti nuovamente sul podio olimpico Niccolò Campriani (tiro a segno: 1 oro e 1 argento nel 2012, 2 ori a Rio) e Stefano Tempesti (pallanuoto: 1 argento nel 2012, 1 bronzo a Rio).

Niccolò Campriani e Gabriele Detti sono gli unici due atleti della spedizione azzurra ad essere saliti due volte sul podio, rispettivamente con due medaglie d’oro e due di bronzo ciascuno.

Quindici le Regioni a medaglie, contro le 13 del 2012: il Lazio la più titolata (davanti a Toscana, Liguria e Sicilia).

Niccolò Campriani è il 5° azzurro della storia a vincere 2 ori individuali nella stessa edizione dopo Nedo Nadi e Ugo Frigerio nel 1920, Sante Gaiardoni nel 1960 e Domenico Fioravanti nel 2000.

Gabriele Detti, dopo Calligaris, Fioravanti e Rosolino, diventa uno dei 4 nuotatori azzurri di tutti i tempi ad essere salito per due volte sul podio olimpico nella stessa edizione. Tania Cagnotto ha vinto la medaglia 36 anni dopo il padre, bronzo a Mosca, Gabriele Rossetti ha vinto la medaglia 24 anni dopo il padre.

MEDAGLIE VINTE DA ATLETI TOSCANI, RIEPILOGO (10)

ORO (3)

* NICCOLÒ CAMPRIANI – TIRO A SEGNO, CARABINA 10 METRI

* NICCOLÒ CAMPRIANI – TIRO A SEGNO, CARABINA 50 METRI 3 POSIZIONI

* GABRIELE ROSSETTI – TIRO A VOLO, SKEET

 

ARGENTO (4)

* MARCO INNOCENTI – TIRO A VOLO, DOUBLE TRAP

* RACHELE BRUNI – NUOTO, 10 CHILOMETRI

* CHIARA TABANI – PALLANUOTO (MEDAGLIA A SQUADRE)

* SIMONE BUTI – PALLAVOLO (MEDAGLIA A SQUADRE)

 

BRONZO (3)

* GABRIELE DETTI – NUOTO,  400 SL

* GABRIELE DETTI – NUOTO, 1500 SL

* STEFANO TEMPESTI – PALLANUOTO (MEDAGLIA A SQUADRE)

 

CRONOLOGIA

 

PALLAVOLO, SIMONE BUTI (FUCECCHIO, 10 settembre 1983) MEDAGLIA D’ARGENTO. GLI AZZURRI BATTUTI IN FINALE DAL BRASILE (3-0)

RIO DE JANEIRO, 21 agosto 2016 – L’Italvolley si colora d’argento. La Nazionale maschile di pallavolo, guidata da Blengini, ha conquistato il secondo gradino del podio a Rio 2016, al termine di uno strepitoso torneo olimpico. Gli azzurri si sono arresi – solo in finale – ai padroni di casa del Brasile per 3-0 (25-22, 28-26, 26-24) ma con l’onore delle armi dopo una gara vibrante, caratterizzata da alcune decisioni discusse. E’ il terzo argento della storia, dopo quelli vinti ad Atlanta 1996 e ad Atene 2004, la sesta medaglia a cinque cerchi conquistata dalla disciplina, considerando i 3 bronzi vinti a Los Angeles 1984, Sydney 2000 e Londra 2012. L’Italia Team chiude la XXXI edizione dei Giochi Olimpici a quota 28 podi (8 ori, 12 argenti e 8 bronzi), che valgono il 9° posto nel medagliere.

STEFANO TEMPESTI (PRATO, 9 giugno 1979) È MEDAGLIA DI BRONZO NELLA PALLANUOTO. IL SETTEBELLO BATTE PER 12-10 IL MONTENEGRO

RIO DE JANEIRO, 20 agosto 2016 – Il Settebello supera il Montenegro 12-10 e conquista il bronzo a Rio 2016. La Nazionale maschile di pallanuoto, grazie a una prestazione di forza, sale sul podio a cinque cerchi regalando all’Italia la 26ª medaglia nella XXXI edizione dei Giochi Olimpici Estivi. La finale per il terzo posto è aperta nel primo quarto dall’uno-due firmato Gallo e Presciutti (2-1), nel secondo (3-3) gli acuti di Gallo, Figlioli e Presciutti mantengono invariate le distanze, mentre nel terzo periodo ancora Gallo, Nora e una doppietta di Presciutti consentono agli azzurri l’allungo decisivo (4-3). Lo scatenato Presciutti firma altre due reti a inizio quarto, spegnendo le residue velleità montenegrine, Aicardi mette il sigillo. E’ festa tricolore. Il bronzo premia il lavoro profuso da Sandro Campagna nella gestione e nel rinnovamento del gruppo. E’ l’ottava medaglia olimpica per il Settebello (reduce dall’argento di Londra 2012), il terzo bronzo della storia dopo quelli di Helsinki 1952 e Atlanta 1996.

 

CHIARA TABANI (PRATO, 27 agosto 1994) È MEDAGLIA D’ARGENTO  NELLA PALLANUOTO COL SETTEROSA. GLI STATI UNITI VINCONO 12-5 LA FINALE

RIO DE JANEIRO, 19 agosto 2016 – Il Setterosa è d’argento. La Nazionale di pallanuoto guidata da Fabio Conti, al termine di un cammino da applausi, si arrende solo agli Stati Uniti (12-5) nella finale olimpica di Rio 2016. Dopo il primo quarto-sprint delle americane (4-1), le azzurre hanno provato orgogliosamente a reagire (1-2), prima di cedere con onore alla forza d’urto delle avversarie (4-1 nel terzo, 3-1 il parziale del quarto). In rete Radicchi (2 centri), Emmolo, Bianconi e Di Mario. Si tratta della seconda medaglia, e del primo argento, a cinque cerchi per la formazione femminile, dopo l’oro di Atene 2004. Il Setterosa aveva chiuso al 7° posto il torneo di Londra 2012.

 

RACHELE BRUNI (Firenze, 4 novembre 1990) ARGENTO NELLA 10KM DI NUOTO. E’ LA 22A MEDAGLIA DELL’ITALIA

RIO DE JANEIRO, 15 agosto 2016 – Splendida Rachele Bruni che, nelle acque di Fort Copacabana, chiude al terzo posto la finale della 10 km di nuoto di fondo. L’azzurra chiude in 1h56:49.5 alle spalle dell’olandese Van Rouwendal 1h56:32.1 e la francese Muller (1h56:48.7). Per la Bruni sembra essere medaglia di bronzo, invece la giuria squalifica la Muller e per l’Italia è argento. Una medaglia di un metallo più pregiato di quella vinta 4 anni fa vinse Martina Grimaldi nella stessa specialità: prima medaglia italiana nel nuoto di fondo.

 

NICCOLÒ CAMPRIANI (Firenze, 6 novembre 1987) – TIRO A SEGNO: ORO NELLA CARABINA 3 POSIZIONI

RIO DE JANEIRO, 14 agosto 2016 – Rio 2016 come Londra 2012, se al poligono di tiro c’è Niccolò Campriani. L’azzurro, infatti, ha bissato l’oro vinto quattro anni fa nella carabina 50 metri 3 posizioni superando, con un finale thrilling, il russo Kamenskiy 458.8 (con il record olimpico in finale) a 458.5. Il fiorentino entra così nel club esclusivo degli atleti italiani che hanno conquistato almeno tre ori olimpici: per lui due in una settimana, considerando quello vinto lunedì nella carabina aria compressa 10 m (in cui a Londra, invece, ottenne l’argento). Per l’Italia Team si tratta della 19ª medaglia a Rio (7 ori, 7 argenti, 5 bronzi).

Una finale strepitosa. Un tiratore, Niccolò Campriani (Fiamme Gialle), che si era già portato a casa la sua medaglia d’oro, qualche giorno fa, nella carabina ad aria compressa. Ma Niccolò sapeva che questa era la sua gara ed era pronto a dare il massimo. In finale parte bene e alla fine della serie in ginocchio è in testa alla classifica provvisoria. Il russo Kamensky nelle serie successive riesce colpo dopo colpo a portarsi in vantaggio. Gli ultimi tiri vedono il nostro atleta azzurro e il russo alternarsi in cima alla classifica, la gara per la medaglia d’oro è fra loro due. All’ultimo colpo Kamensky ha 0.6 punti di vantaggio su Niccolò. Il primo a tirare è Campriani, è un 9.2. Niccolò scuote la testa, è incredulo, ma l’oro in questa specialità è di nuovo suo: la tensione tradisce Kamensky, è un 8.3.Campriani è nella storia non soltanto del Tiro a Segno, ma dello sport: 4 medaglie, 3 ori e un argento in due edizioni dei Giochi Olimpici. 

“E’ stata una settimana pazzesca, ero molto preoccupato, non riuscivo a scrollarmi di dosso l’adrenalina della gara di aria compressa” – racconta Campriani dopo la premiazione. “Oggi durante la qualificazione quando sono arrivato alla serie in piedi non girava più niente, cercavo di prenderla alla leggera. Sono stato fortunato perchè ho acciuffato la finale di un niente, avevo 10 punti di distacco dal russo. Il tiratore migliore di oggi è stato proprio Kamensky, cosi come per me il miglior tiratore di sempre rimane Matthew Emmons che oggi purtroppo non è riuscito ad entrare in finale. Quel 9.2 era il massimo che potevo dare, ero completamente scarico. Non credevo che in questa Olimpiade sarei riuscito a centrare due ori. Questa medaglia è un regalo, la dedico alle persone che mi sono state vicine in questi 16 anni”.

RISULTATI

CARABINA LIBERA 3 POSIZIONI UOMINI

1. Campriani Niccolò (ITA) 458.8 – 1174 ;2. Kamensky Sergey (RUS) 458.5 – 1184; 3. Raynaud Alexis (FRA) 1176; 27. De Nicolo Marco (ITA) 1168.

 

GREGORIO PALTRINIERI DOMINA, GABRIELE DETTI (Livorno, 29 agosto 1984) È 3°: I 1500 SL SONO AFFARI ITALIANI

RIO DE JANEIRO, 13 agosto 2016 – Nella vasca dell’Olympic Acquatics Stadium l’Italia del nuoto chiude in bellezza: Gregorio Paltrinieri è campione olimpico dei 1500. Il 21enne carpigiano era il grande favorito della vigilia e ‘Greg’, campione del mondo della specialità a Kazan 2015, non ha tradito le attese dominando avversari come l’americano Jaeger – suo vice iridato, oggi ancora secondo (14:39.48) – e l’australiano Horton (soltanto 5°) e consegnando all’Italia Team il primo oro a Rio 2016 del nuoto, il sesto tra le 18 medaglie ad oggi conquistate dalla spedizione azzurra in Brasile. 

Ma questa sera il vero avversario è stato Sun Yang o, meglio, vista l’assenza del cinese che non si è qualificato per la finale, il suo record del mondo per gran parte della gara superato dal carpigiano che ha poi terminato in 14:34.57. Poco importa, a completare la festa azzurra ci ha pensato Gabriele Detti, ottimo bronzo in 14:40.86. I 1500, questa sera, parlano italiano.

 

GABRIELE ROSSETTI (Firenze, 7 marzo 1995) – TIRO A VOLO: ORO NELLO SKEET 24 ANNI DOPO IL BRONZO DI PAPÀ BRUNO

RIO DE JANEIRO, 13 agosto 2016 – Di padre in figlio. Ventiquattro anni dopo papà Bruno, Gabriele Rossetti regala all’Italia una medaglia olimpica nello skeet. Degno erede del padre, bronzo a Barcellona ’92, l’azzurro però l’ha conquistata del metallo più pregiato: l’oro. Un primo posto sul podio, ottenuto a soli 21 anni, nella finale perfetta (16 a 15) vinta sullo svedese Svensson. Per l’Italia Team si tratta della 16ª medaglia a Rio 2016, il quinto oro e la quinta medaglia portata in dote dal Tiro a Volo, la terza nello skeet dopo l’oro di Diana Bacosi e Chiara Cainero.

 

MARCO INNOCENTI (Prato, 16 agosto 1978) – TIRO A VOLO: ARGENTO NEL DOUBLE TRAP

RIO DE JANEIRO, 10 agosto 2016 – Marco Innocenti ha vinto la medaglia d’argento nel Double Trap. L’azzurro del Tiro a Volo è stato superato allo shoot off finale (26-24) da Fehaid Alddehani, che gareggia sotto la bandiera a cinque cerchi (nato in Kuwait). Bronzo al britannico Scott, che ha sconfitto il connazionale Kneale. Innocenti aveva chiuso le eliminatorie al quinto posto (136). Si tratta della decima medaglia dell’Italia a Rio, la seconda per il Tiro a Volo dopo l’argento di Pellielo nel Trap.

 

NICCOLÒ CAMPRIANI (Firenze, 6 novembre 1987) – TIRO A SEGNO: ORO CON RECORD OLIMPICO NELLA CARABINA 10 METRI. E’ LA SUA TERZA MEDAGLIA AI GIOCHI

RIO DE JANEIRO, 8 agosto 2016 – Niccolò Campriani ha vinto l’oro nella carabina 10 metri ai Giochi di Rio 2016. E’ la terza medaglia olimpica per il campione del tiro a segno, terzo oro e ottava per l’Italia Team nella XXXI edizione dei Giochi Estivi. Campriani aveva chiuso in testa, con il record olimpico, la fase delle eliminatorie (630,2), davanti al russo Maslennkov e al croato Gorsa, grazie a sei serie impressionanti. In finale ha confermato il miglior punteggio olimpico con 206.1 davanti all’ucraino Kulisch (204.6) superato nell’ultima serie di tiri. Al terzo posto si è classificato il russo Maslennkov (184.2).

La storia l’aveva già scritta a Londra, quando vinse il primo oro tricolore di sempre nella carabina 50 metri 3 posizioni, polverizzando la concorrenza con la sua classe geniale e discreta. Sorriso invincibile e colpi chirurgici, Niccolò ha costruito la sua carriera da applausi con cura maniacale, senza trascurare l’aspetto formativo. Ingegnere e campione, il profilo perfetto dell’atleta che conquista il mondo, proiettando l’immagine migliore dell’eccellenza tricolore.

Ce l’ha fatta. Dopo 4 anni Niccolò Campriani (Fiamme Gialle) ha realizzato quel sogno che gli era sfuggito a Londra, dove aveva vinto la medaglia d’argento, ed ha conquistato l’oro olimpico nella carabina ad aria compressa. Una finale al cardiopalma che certamente lo dava tra i favoriti, ma che ha visto tra i suoi protagonisti tiratori internazionali agguerriti e determinati a salire sul podio.

Ma Niccolò ha battuto tutti: ha vinto contro i suoi avversari, ha sconfitto la paura dell’ultimo colpo che aveva caratterizzato il suo esordio olimpico e che lo aveva penalizzato otto anni fa a Pechino. Ma soprattutto Niccolò oggi, oltre a vincere quell’oro tanto agognato, ha battuto una volta per tutte quelle regole nuove che in questo quadriennio lo avevano psicologicamente condizionato durante le gare. Decisivi gli ultimi 2 colpi contro Serhiy Kulish che lo hanno portato dritto in cima al podio.

“In questo ultimo quadriennio ho fatto veramente moltissima fatica ad adattarmi al nuovo format di finale” – ha spiegato Campriani al termine della gara. “Di fatto questa è la prima medaglia d’oro che conquisto da quando sono cambiate le regole nel 2013. Mi sono ritrovato quasi ad odiare questo sport perché non mi ritrovavo più nelle caratteristiche con cui avevo iniziato. In finale la tecnica è saltata, se avessi potuto vi avrei fatto vedere la mia punteria perché era un disastro: un attimo prima ero nel 10 e quello dopo ero nel 6. In quelle situazioni è come un chiodo schiaccia chiodo: la paura è cosi forte che devi ritrovare davvero un pensiero altrettanto forte a cui aggrapparti e ieri sera cercavo  in tutti modi di trovare il pensiero profondo che potesse aiutarmi a gestire la gara. Così mi sono reso conto che per quanto io abbia odiato questo sport negli ultimi 3 anni, al Tiro a Segno devo soprattutto una cosa: mi ha permesso di stare vicino a mio padre negli anni della mia adolescenza. Oltre a lui e alla mia famiglia devo ringraziare tantissimo Petra (Zublasing ndr) che negli ultimi anni si è resa conto che non ero felice ma mi ha sopportato lo stesso e per questo le devo tantissimo”.

A sostenere Niccolò tra il pubblico il Presidente del CONI Giovanni Malagò che ha così commentato la sua vittoria rivolgendosi alla stampa italiana:”credo che oggi tutti gli onori delle cronache vadano a questo ragazzo meraviglioso, la sua gara ci ha letteralmente commosso.

Questa nuova formula, per quanto possa essere stata criticata, certamente ha assicurato una finale spettacolare. Al Presidente dell’Unione Italiana Tiro a Segno Ernfried Obrist e al Direttore Sportivo Valentina Turisini vanno i miei rallegramenti perchè credo che vincere sia complicato ma ripetersi lo sia ancora di più”.

 

GABRIELE DETTI (Livorno, 29 agosto 1984) – NUOTO: BRONZO NEI 400 SL

RIO DE JANEIRO, 6 agosto 2016 – Arriva dal nuoto la seconda medaglia italiana ai Giochi Olimpici di Rio 2016. A conquistarla è stato Gabriele Detti che, nella finale dei 400 sl, si è piazzato al terzo posto (con 3:43.49) alle spalle dell’australiano Horton (3:41.55) e del cinese Sun Yang (3:41.68).

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