Ast augura buon Primo Maggio a tutti i colleghi. Il 2 e il 3 giornate dedicate alla libertà di stampa
Cari colleghi,
l’Associazione Stampa Toscana, sindacato unico e unitario dei giornalisti, augura a tutti un Buon Primo Maggio, festa del lavoro. L’Ast è orgogliosa delle battaglie portate avanti proprio in questo periodo e anche dei risultati ottenuti. Che devono spronarci a continuare la lotta in difesa di tutti i giornalisti, ma soprattutto di coloro che sono meno tutelati e più esposti alla mannaia del lavoro precario e anche alle ingiustizie all’interno delle redazioni.
La ricerca di nuovi posti di lavoro e gli interventi a tutela di quelli esistenti non deve tuttavia far dimenticare la grande guerra di sempre: in favore della libertà di stampa, sempre minacciata, anche in Italia, nonostante il nostro Paese abbia risalito qualche posizione (dalla settantasettesima alla cinquantaduesima) nell’annuale classifica stilata da “Reporter senza frontiere”. Il nostro Paese resta fanalino di coda in Europa, con sei giornalisti ancora sotto protezione della polizia, 24 ore su 24, perchè minacciati di morte da gruppi criminali. E rimane lo spettro delle querele temerarie che il Parlamento non ha ancora deciso di eliminare e che limita e mortifica chi, quotidianamente, è in prima linea sul fronte della cronaca.
Non basta: ci sono leader politici che invitano a guardare in faccia i giornalisti e “a ricordarsi di loro”. Le parole pronunciate da Beppe Grillo durante l’ultimo spettacolo a Livorno lasciano allibiti e rafforzano la convinzione che il lavoro dei giornalisti debba essere difeso a garanzia della libertà di tutti. E ancora: martedì 25 aprile, a Firenze, un collega del Corriere Fiorentino è stato minacciato e cacciato da un corteo in Oltrarno solo per aver esercitato il diritto di cronaca. Ast è intervenuta a sostegno del giornalista e del Comitato di redazione del Corriere Fiorentino, chiamando in causa anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che successivamente non ha fatto mancare la sua espressione di solidarietà.
Il 2 maggio la Fnsi manifesterà in piazza di Montecitorio insieme ad altre associazione per ribadire il No dei giornalisti italiani al bavaglio turco. Dopo la liberazione del collega lucchese Gabriele Del Grande, la Fnsi non vuole dimenticare gli altri 150 giornalisti in carcere in Turchia. Una delegazione guidata dal segretario generale, Raffaele Lorusso, incontrerà la presidente della Camera, Laura Boldrini. Naturalmente, l’Ast sarà al fianco della Fnsi e promuoverà iniziative sul territorio.
Il 3 maggio, giornata mondiale della libertà di stampa, sono in programma manifestazioni nazionali a Torino, Milano e Reggio Calabria. Anche l’Ast si mobiliterà insieme alla Regione. Una delegazione del Consiglio direttivo, guidata dal presidente Sandro Bennucci, incontrerà, a Palazzo Sacrati Strozzi, il presidente della giunta regionale, Enrico Rossi, e la vicepresidente, Monica Barni, per firmare un appello in difesa della libertà di stampa e di tutti i giornalisti minacciati.
Ast rinnova l’augurio per un Buon Primo Maggio e ricorda a tutti i giornalisti che la difesa del diritto di cronaca e di critica passa attraverso l’impegno di tutti.
L’Ast al fianco del Corriere Fiorentino e del collega Passanese
L’Associazione Stampa Toscana, sindacato unico e unitario dei giornalisti, esprime piena solidarietà ai colleghi del Corriere Fiorentino, e in particolare al cronista Antonio Passanese, “insultato e cacciato – come si legge nella nota del Cdr – dalla manifestazione di oggi in Oltrarno”. Insultato e cacciato – si aggiunge – solo per aver raccontato paure dubbi di una parte dei cittadini del quartiere fiorentino. La libertà di stampa, che è libertà di cronaca e di critica, non è minacciata solo in alcune zone calde del mondo ed è inaccettabile che a un giornalista venga impedito di svolgere il proprio lavoro addirittura a Firenze. L’Ast chiede anche al sindaco, Dario Nardella, d’intervenire presso gli organizzatori della manifestazione durante la quale il collega è stato insultato e dalla quale è stato addirittura cacciato.