Ast: grande manifestazione per la libertà di stampa a Firenze
da: assostampa.org
Firenze 13 novembre 2018 – Eravamo 150 o forse più oggi a Firenze contro gli insulti a tutta la categoria da parte del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e dall’esponente del M5s Alessandro Di Battista, e per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla difesa del diritto all’informazione e sul rispetto dell’art. 21 della Costituzione. Oltre un centinaio i colleghi che aderito all’invito a manifestare rivolto dall’Associazione Stampa Toscana e dall’Ordine dei Giornalisti della Toscana, così come hanno fatto i giornalisti di tutta Italia nei capoluoghi di Regione.
Il flashmob #giùlemanidallinformazione si è svolto davanti alla sede della Prefettura, nella centralissima via Cavour, dove il presidio dei giornalisti è stato raggiunto da esponenti delle istituzioni, dell’associazionismo e della società civile. Tra i presenti il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, gli assessori regionali Stefania Saccardi e Vittorio Bugli, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani con i rappresentanti della maggior parte dei gruppi consiliari, il presidente del Corecom Enzo Brogi, la vicesindaca di Firenze Cristina Giachi con gli assessori comunali Federico Gianassi e Giovanni Bettarini ed il presidente del Consiglio comunale Andrea Ceccarelli, Claudio Bianchi presidente della Confesercenti di Firenze, il presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi ed esponenti di Cgil, Cisl e Uil. Un messaggio di solidarietà anche dall’attrice Daniela Morozzi, da sempre vicina alle istanze della società civile.
“Mi sembra che si stia creando contro i giornalisti – ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi – un clima pesante, negativo: le parole devono essere misurate altrimenti si rischia che poi diventino pietre, questo non conviene a nessuno, perché la libertà di stampa è fondamentale, come ricordava il presidente della Repubblica”. “Se mi è capitato qualche volta di lanciare qualche invettiva ai giornalisti – ha detto il governatore – vorrei chiedere scusa, come politico che da tempo è impegnato in questa regione”. “La libertà di stampa non si tocca, va garantita e rispettata, ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani. “Nel momento in cui si parla di tolleranza, cultura e solidarietà – ha aggiunto Giani -la messa in discussione di un presidio fondamentale, indivisibile dalla democrazia ed elemento distintivo della civiltà, richiama forte la Firenze del Rinascimento e di Lorenzo il Magnifico” .
Quella di oggi è “una risposta seria e forte contro chi vuole credere di poter addomesticare l’informazione, cosa che non è possibile”, ha affermato Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione stampa toscana. “E’ inaccettabile la caccia alle streghe, l’insulto pesante e volgare, la svalutazione di una professione che è un elemento di garanzia fondamentale per la costruzione della democrazia”, ha dichiarato Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana che hanno consegnato al Prefetto di Firenze Laura Lega una lettera nella quale si legge tra l’altro che “gli attacchi ai giornalisti e al loro lavoro si distinguono per esplicita volgarità ma rappresentano una delle facce del processo di delegittimazione e di tentativo di addomesticare la stampa che i governi degli ultimi decenni hanno perseguito con una formidabile continuità: dai tentativi di legge-bavaglio alle mancate promesse contro le querele temerarie, dalla forte contrazione delle risorse a sostegno di un settore delicatissimo per la vita democratica del Paese. Ma stavolta si è abbondantemente passato il segno, fino a far temere una vera deriva democratica, che supera la censura e sfiora l’intimidazione con le minacce di nuove leggi per ‘regolare’ l’editoria”.
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