“Le Velo” festeggia al meglio la sua XXV edizione con Ferrieri Caputi, Pini, Pietrini, Buccoliero, Castrovilli e Bartoletti

Dic 6, 2022 by

Ancora una volta sono state le persone, le storie, l’umanità di grandi atleti, giovani promesse, arbitri, giornalisti a fare la differenza e ad impreziosire l’albo d’oro del Premio Internazionale “Le Velo – L’Europa per lo sport”, che ha così festeggiato nel migliore modo possibile la venticinquesima edizione. Nel consueto splendido scenario della Fattoria il Palagio di Scarperia, si è tornati ad una formula ed a numeri da prepandemia per l’edizione del quarto di secolo. Dopo il saluto di Riccardo Nencini e Leonardo Manzani, commosso quest’ultimo, che hanno ricordato le origini del premio e la sua stretta attualità, sottolineando le difficoltà non a creare un premio ma, dal 1997, nel mandarlo avanti senza deludere aspettative e storia, sono stati i premiati ad appassionare il pubblico, le autorità, invitati e appassionati. Tant’è vero che l’ora e mezzo di premiazione è corsa via quasi senza accorgersene e tanti sono rimasti dopo la fine a parlare ed a scambiare sensazioni con i protagonisti.

Dopo aver presentato la scheda di Martina Fidanza, pistard e ciclista su strada, che nel 2022 ha ottenuto l’iride nello scratch e nell’inseguimento a squadre, non presente al premio a causa di un cambio di programma nel ritiro della sua attuale squadra, ad aprire il lotto dei premiati Gaetano Castrovilli, centrocampista della Fiorentina e della nazionale italiana, che con semplicità ed estrema gentilezza ha raccontato la sua storia, la sua crescita, la necessità di lavorare duro costantemente per giungere ai risultati. Tanto di più adesso per recuperare dal lungo infortunio del quale, per fortuna, si vede la fine e l’imminente ritorno al calcio giocato. Dopo di lui è toccato al giovane mugellano Guido Pini, primo pilota italiano di sempre ad aggiudicarsi la FIM JuniorGP categoria Hawkers European Talent Cup e che il prossimo anno correrà la Red Bull MotoGP Rookies Cup che si correrà durante il Motomondiale: davvero eccezionale la sua maturità, determinazione e chiarezza di idee, anche a dispetto dei tanti sacrifici, che sembrano impossibili associare ad un quattordicenne. Quindi il turno di Maria Sole Ferrieri Caputi, prima donna di sempre ad approdare nel massimo organico nazionale, dirigendo per la prima volta una gara in Serie A, che ha sottolineato quanto l’emozione di arrivare a certi livelli sia tale a prescindere dal sesso e della prima volta, ma sia un coronamento di un lungo percorso, che ogni arbitro deve affrontare e quanto sia assolutamente difficile a tale livello rimanere. Quindi, come ogni anno, ampio spazio al mondo paralimpico con la storia di Pier Alberto Buccoliero, canoista, triatleta e bobbista italiano, quest’anno campione italiano di triathlon e primo italiano a qualificarsi ai Mondiali di IronMan alle Hawaii, che ha raccontato la sua storia, quanto lo sport gli abbia aperto nuovi orizzonti e che la sua poliedricità nasca dal volersi conoscere sempre in maniera maggiore così come nel tempo cambiano le esigenze del proprio corpo. Quindi Elena Pietrini, a 22 anni già con un palmares eccezionale, timida e gentile quanto determinata. La nazionale della Savino Del Bene Scandicci, ha spiegato quanto solo la grande passione per uno sport ed il vederlo come un divertimento fa superare le pressioni e le sollecitazioni come i traguardi per cui è abituata a lottare provocano. Infine il Premio dedicato a “Riccardo Benvenuti”, è andato quest’anno a Marino Bartoletti, che con cl sua consueta eleganza e pacatezza, ha ripercorso una carriera fatta di grandi incontri, oltre che di un numero incredibile di esperienze lavorative, che poi lo hanno portato al suo ultimo impegno di scrittore, nel quale, come nel su ultimo libro “La Discesa degli Dei” si ritrova tutta la sua storia. A lui, inevitabilmente, il compito di chiudere la serata disegnando su un foglio immaginario, anche i profili dei premiati prima di lui. Il tutto in un clima di grande cordialità e familiarità. Molto toccante anche il momento di beneficienza, occasione per ricordare “Paola Leoni”: quest’anno l’assegno è andato al progetto mugellano “In-Cucina” dell’agenzia formativa ProForma, da anni impegnata nella creazione di strumenti di inclusione e coinvolgimento oltre che di ragazzi con problemi di dispersione scolastica, anche di persone con disabilità, con un bel progetto anche in ambito sportivo. Obiettivo creare in Mugello un laboratorio di trasformazione agroalimentare inclusivo pensato per persone disabili che saranno inserite in un contesto di socializzazione finalizzato a favorire l’inclusione sociale, l’autonomia e l’acquisizione di competenze utili all’inserimento professionale all’interno della comunità, cosa vicinissima ad essere realizzata.

L’evento, come dimostra la presenza ed il sostegno degli amministratori del territorio, si conferma il premio per eccellenza in Mugello per lo sport, nonché lo stretto legame tra attività sportiva e la vallata, che negli anni ha prodotto tanti campioni nelle varie discipline. Un appuntamento realizzato grazie all’impegno dello staff della Periscopio Comunicazione, alla collaborazione di alcuni amici del premio nell’arrivo alla lista dei premiati, dell’USSI Toscana, ed a quella tecnica di Spin8. Mugellani, e molto apprezzati sono stati anche i premi con le targhe di legno ossidato decorate di Luca Mommarelli e Claudia De Fausti di Incorniciarti, realizzate con prodotti e con stili che ricordano le tradizioni di alto artigianato mugellano, ed un cesto di prodotti provenienti dal nostro territorio a cura di Poggio del Farro, occasione oltre che di promuovere una eccellenza mugellana di sottolineare il rapporto tra sport e mangiare sano.

A rendere possibile lo svolgimento del Premio, oltre al lavoro della commissione ed all’ospitalità della Fattoria il Palagio, che ogni anno apre con generosità le sue porte, l’impegno di sponsor come Banco Fiorentino, Conad Nord-Ovest, Co.Fi.Gi., Generali Italia Agenzia Generale di Firenze Piazza Stazione, Rosss Spa, Co.Ge.Ni.

Appuntamento dunque al dicembre 2023, perchè, malgrado l’importante traguardo raggiunto, il “Premio Le Velo” non si accontenta dei cinque lustri.