Luigi Ferrajolo confermato presidente USSI
Chiavari 21 febbraio 2017 – Luigi Ferrajolo è stato confermato presidente nazionale dell’Ussi. Al Congresso di Chiavari il presidente uscente e unico candidato ha ottenuto 63 voti su 90 votanti (il 70% degli aventi diritti al voto), mentre le schede bianche sono state 23 e le nulle 4. Ferrajolo ha ricordato i successi dell’Ussi negli ultimi quattro anni: dal seminario di Coverciano alla crescente visibilità del Torneo di calcio Alberto D’Aguanno e al recupero di credibilità dell’Ussi a livello nazionale e locale grazie alle quotidiane battaglie contro chi non rispèetta il lavoro dei giornalisti sportivi. C’è bisogno di essere ancora più legati al territorio e di rispondere ai bisogni e alle esigenze delle nuove generazioni di giornalisti, alle prese con una crisi del settore senza precedenti.
Al Congresso, svoltosi presso l’Auditorium San Francesco e organizzato grazie all’ospitalità di Wylab, ha partecipato anche Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa. Gianni Merlo, presidente di Aips (Associazione internazionale stampa sportiva) ha ringraziato l’Ussi per il sostegno alla sua ricandidatura alla guida dell’Aips. Matteo Campodonico, fondatore e amministratore delegato di Wyscout, ha presentato al Congresso la piattaforma digitale dedicata al calcio: statistiche e immagini di tutti i maggiori campionati in tutto il mondo, uno strumento prezioso per tutte le società e di calcio e gli addetti ai lavori. Un’idea nata quando era un calciatore dilettante e che oggi dà lavoro a oltre 400 persone, 120 nella sola Chiavari. Da Wyscout è poi nata Wylab, incubatore di imprese dedicate a sport e tecnologia.
E’ stato inoltre approvato questo documento.
Il 45° Congresso nazionale dell’Unione stampa sportiva, riunitosi a Chiavari, esprime profonda preoccupazione per la crisi complessiva che attraversa il settore dell’informazione e che causa pesanti tagli occupazionali nelle diverse articolazioni della professione. In modo particolare, suscita allarme lo stato dei conti dell’Istituto di previdenza dei giornalisti (Inpgi) e della Casagit. Le incertezze che gravano pesantemente sul futuro degli istituti di categoria, e dunque sul welfare, sulle pensioni e sull’assistenza sanitaria, sono strettamente collegate, da un lato alla contrazione dei posti di lavoro, ma dall’altro anche alla mancanza di prospettive a breve e a medio termine. In questo contesto, l’attesa per l’approvazione della riforma dell’Inpgi, i nodi non risolti legati agli stati di crisi e ai prepensionamenti, e il silenzio sceso sulle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, concorrono ad aumentare dubbi e incertezze nella categoria.
D’altro canto, appare ormai inevitabile la riforma della legge istitutiva dell’Ordine che definisca chiaramente i confini della professione e dell’accesso oggi non più controllabili né codificati. Se da un lato la riforma del consiglio nazionale dell’Ordine rappresenta un importante passo in avanti, dall’altra parte la mancata emanazione dei decreti attuativi crea una stato di incertezza ancora più grave.
I giornalisti sportivi vivono giornalmente gli effetti della crisi che ha ormai toccato tutti i settori dell’informazione sia tradizionale sia dei new media. La condizione dei colleghi di Radio Sportiva dove i colleghi sono costretti a lavorare al di fuori dal contratto e dalle norme più elementari, i 69 licenziamenti del gruppo 7Gold, gli esuberi annunciati nella redazione romana di SkyTg24, sono solo gli ultimi segnali, i più recenti, dopo le decine di stati di crisi che hanno decimato le redazioni, di una percorso che pare avviare la professione verso una deriva difficilmente recuperabile. Pur in questo contesto di evidente difficoltà, l’Ussi rivendica un ruolo di forte impegno per la tutela, non solo dei posti di lavoro, ma anche della qualità dell’informazione che rimane uno dei valori fondamentali per l’intero paese. La naturale vocazione sindacale del gruppo di specializzazione dei giornalisti sportivi e l’impegno per difendere tutti i giornalismi e tutti i giornalisti, tutelati e precari, porta l’Ussi a chiedere un forte coinvolgimento e un chiaro impegno della FNSI a sostegno delle battaglie che ci aspettano.