Videogiochi promossi a sport dal Cio: interviene il Presidente Uisp Firenze
È necessario riaprire un dibattito sulla valenza degli sport e degli e-sport, partendo da temi quali la sedentarietà e la salute.
Il Comitato internazionale olimpico apre ai videogiochi. “I giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali” si legge in una nota del Cio. L’apertura agli e-sports lascia perplesso il Presidente di Uisp Firenze Marco Ceccantini.
“Da una recente indagine risulta che ci sono 20 milioni di sportivi, a fronte di 23 milioni che non praticano nessuno sport -spiega Ceccantini-. Credo che dovrebbe essere interesse generale far sì che il numero delle persone sedentarie si riduca. Porre sullo stesso livello chi pratica sport con chi gioca alla playstation va contro questa logica”.
Per il presidente di Uisp Firenze è fondamentale promuovere “un’attività sportiva che sia inclusiva e aggregante, che tenda a far sviluppare l’amicizia tra le persone. Se gioco contro il pc questo non avverrà mai”. Lo sport inoltre ha una valenza educativa importante: “insegna ad affrontare ogni tipo di avversità. Educa alla diversità. Ha un ruolo importante nella formazione dell’individuo. Funzione che non assolvono certo i videogiochi”.
Ceccantini ritiene che si debba aprire un dibattito e si chiede quale sia l’opinione del Coni al riguardo. “Pochi giorni fa si è tenuta la prima conferenza regionale dello sport a Campi Bisenzio e si è sottolineata l’ìmportanza di muoversi per essere in salute. Gli esperti dicono che un euro investito in un’attività motoria, corrisponde a 8 euro risparmiati sulla spesa sanitaria nazionale. Credo che si dovrebbe ripartire da qui per un dibattito serio sulla valenza dello sport e sugli e-sports” conclude il presidente.