Costruire gentilezza: un obiettivo anche nello sport

Giu 26, 2022 by

Abbracci, carezze, pace e tenerezza. Sono le parole più usate dai bambini ma ora utilizzate anche dai grandi. L’iniziativa partita da Firenze ha conquistato tutti. E in autunno arriverà anche un premio per Guglielmo Vicario, portiere dell’Empoli

“Solo parole belle che fanno stare bene chi le scrive e chi le riceve”.

È alla base dell’alfabeto della gentilezza, che è nato nel capoluogo toscano ed è arrivato in tutta Italia, da un’idea della giornalista fiorentina, Gaia Simonetti, ambasciatrice alla gentilezza di Costruiamo Gentilezza dell’Associazione Cor et Amor guidata da Luca Nardi.

L’alfabeto della Gentilezza dei bambini per i grandi associa ad ogni lettera una parola che alimenta la gentilezza.

Il primo a compilare l’alfabeto e mandarlo alla mail abc@costruiamogentilezza.org, con tanti colori, è stato Daniele di 10 anni di Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, perché voleva “regalarlo a nonna nei momenti in cui non è troppo gentile perché la gentilezza non deve essere a momenti, ma deve esserci sempre”.

L’alfabeto della gentilezza è arrivato anche in altri Paesi.

Le parole più utilizzate sono state “abbracci”, “bambini che giocano”, “tenerezza”, ma anche “pace”, che è stata scritta a colori e a caratteri cubitali. La lettera N ha visto la prevalenza delle parole “no alle tensioni2 e alla U la scelta è ricaduta su “umanità”. Sono numerose le famiglie che hanno accompagnato l’alfabeto con un messaggio di ringraziamento per il momento di condivisione che si viene a creare.

L’alfabeto è stata una delle pratiche di gentilezza nelle scuole fiorentine per il Festival dell’Italia Gentile e sarà protagonista in autunno con i Giochi nazionali della gentilezza.

Presto nascerà anche l’alfabeto della gentilezza nello sport, sulla scia del primo “Premio Costruiamo Gentilezza nello sport”, nato da un’idea dell’Ussi Toscana, guidata da Franco Morabito, nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza, coordinato da Luca Nardi.

La consegna al portiere Guglielmo Vicario, che ha ospitato una famiglia fuggita dalla guerra, è prevista in autunno.